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La consulenza
finanziaria indipendente

fee-only Asso SCF
Per consulenza finanziaria indipendente “Fee-Only” si indica un servizio “solo a parcella” e identifica le persone fisiche e giuridiche remunerate esclusivamente dal cliente ed in possesso del requisito di indipendenza soggettiva.
AssoSCF è l’associazione italiana delle Società di Consulenza Finanziaria Indipendente Fee Only, iscritte nella relativa sezione dell’Albo tenuto dall’Organismo dei Consulenti Finanziari (OCF).

AssoSCF siede nel board dell’Organismo di Vigilanza OCF in rappresentanza delle Società di Consulenza finanziaria. AssoSCF ha per scopo la regolamentazione, la tutela, lo sviluppo e la diffusione della conoscenza presso il pubblico della consulenza finanziaria indipendente, oltre che la tutela dei soggetti che prestano tale importante servizio di investimento.

AssoSCF nasce formalmente nel 2018, ma trova le sue origini nell’associazione NAFOP, nata nel 2005 ad opera dei pionieri della consulenza indipendente in Italia, tra i quali erano presenti diversi professionisti che oggi prestano il servizio di consulenza con la propria SCF.

Come noto, durante il recepimento italiano di MiFid 1, nel 2006 venne trasmesso al Senato un disegno di legge che prevedeva che l’esercizio nei confronti del pubblico, a titolo professionale, dei servizi e delle attività di investimento sarebbe stato riservato alle “banche e ai soggetti abilitati costituiti in forma di società per azioni”. Se questo disegno di legge fosse stato approvato avrebbe portato all’eliminazione dal nostro Paese della figura del consulente finanziario “indipendente”.

NAFOP sensibilizzò le istituzioni politiche e le autorità di vigilanza con un’azione che portò in pochi mesi a far comprendere l’importanza della consulenza finanziaria prestata da soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari e all’inserimento, nella legge di recepimento della normativa comunitaria, della possibilità per i professionisti in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e patrimoniali stabiliti dal Ministero dell’Economia (sentite la Banca d’Italia e la Consob) di poter prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti. Nel nuovo Testo Unico della Finanza (TUF) venne quindi inserito l’art. 18 bis che apriva la strada ai consulenti indipendenti (oggi ribattezzati “autonomi”).

Nel 2009, con l’art. 18 ter, venne data la possibilità anche alle società, strutturate come Srl e Spa, di poter prestare previa autorizzazione il medesimo servizio, aprendo la strada allo sviluppo della consulenza finanziaria indipendente anche nel nostro Paese.

Nel 2018, le SCF che fino a quel momento facevano parte di NAFOP, si unirono e diedero vita a AssoSCF, che oggi le rappresenta all’interno dell’Organismo di Vigilanza.

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Il conflitto d’interesse

Nel mondo finanziario, la vendita di un prodotto implica il trasferimento al cliente di rischi e commissioni:
più alto è il livello di rischio trasferito, maggiori sono le provvigioni che vengono incassate da chi ha creato e da chi ha collocato il prodotto.

Ad esempio, i derivati strutturati venduti ad aziende, pubbliche amministrazioni e privati, avevano un contenuto commissionale superiore a quello di un fondo azionario, che a sua volta è più alto rispetto a quello di un fondo obbligazionario, che a sua volta è superiore a quello di un fondo monetario e così via.

Gli investitori, che spesso hanno difficoltà a comprendere i prodotti presenti all’interno del proprio portafoglio, non hanno piena consapevolezza del rischio insito negli investimenti.

icona scf Asso SCF

I consulenti indipendenti e le SCF (società di consulenza) Fee-Only, grazie all’indipendenza e alla competenza che li contraddistinguono, assistono il cliente anche nel riequilibrio dei rischi presenti negli investimenti che compongono il suo patrimonio.

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